Requiem per l’organizzazione ed il criterio
Lavoro con aziende dalla tenera età di 16 anni… in questi pochi 35 anni ho visto molte cose succedere ai miei clienti: aziende apparentemente prominenti e arroganti “scomparire” come bolle di sapone, altre sopravvivere nonostante forti cambiamenti nei mercati, e altre ancora venire acquistate e cambiare completamente rotta, non necessariamente verso il successo.
Ricordo una massima di Helmut Kohl: “non si cambia direzione quando il treno è partito”. Questa massima ha un doppio taglio poiché quando il “treno è partito” si deve essere certi della destinazione, ma vi lascio immaginare le conseguenze di un’incertezza. Eppure l’incertezza è sicuramente una costante. Occorre una vera visione, non come buzz-word degli anni Novanta, dico una “visione” sul serio!
Vado al punto: perché alcune aziende si sono schiantate e altre sono invece sopravvissute? Generalmente mi hanno risposto con un “semplice, basta essere flessibili”. La flessibilità è un valore, ma bisogna vedere in che modo sia giusto applicarla. Così ho trovato aziende (molte) dove il concetto di flessibilità era indissolubilmente legato al ferreo guanto d’acciaio della gestione padronale o dei soci, con un organigramma “a stella” dove tutto ruotava intorno al “padrone”, centrale, perché l’azienda è “sua” (questo non lo si discute). Questo vizio di visione è ricorrente nel mercato italiano e porta a venir meno di tutti i benefici della condizione di “azienda” delle imprese.
L’azienda è un sistema, un organismo vivente, ricco di debolezze tipiche del genere umano, ma anche dei suoi pregi. Le debolezze sono ovviabili attraverso l’#organizzazione ed il #criterio. Non credo di essere l’unico a considerare esclusivamente questi due concetti fondamentali. Portarli avanti in modo pratico, anche se non semplice ma nemmeno impossibile, rende veramente flessibile e longeva un’azienda.
Fatevi una cortesia e chiedetevi quali siano i vostri criteri primari, ma come azienda e non come persona, quindi riduceteli all’osso e metteteli in atto attraverso un’organizzazione della vostra azienda tramite un organigramma e una revisione periodica (suggerisco trimestrale) che miri alla correzione di scostamenti dalla rotta fissata.
Fatelo e il vostro treno non lo fermerà nessuno.